Dal 1300 ad oggi il vino è sempre stato “di casa” a Palazzo Vecchio ma solamente nel 1981, grazie alla famiglia Sbernadori, prende vita un progetto d’innovazione che nel 1990 porta a produrre le prime bottiglie di Vino Nobile di Montepulciano che già dal nascere si presentava di bella struttura. I vigneti di Palazzo Vecchio si estendono su 25 ettari, tutti impiantati a Nobile, con un’esposizione a sud sud-ovest. Le vecchie vigne si alternano ai nuovi impianti studiati e progettati per ottimizzare l’incidenza del sole sui filari. Il Sangiovese, il Canaiolo Nero e il Mammolo sono i vitigni fondamentali dei vini di Palazzo Vecchio…che prima fermentano a temperatura controllata nei tini d’acciaio per poi invecchiare in botti di Rovere francese da 30 hl.. Al Nobile di Montepulciano d’annata, il “Maestro”, si affiancano la Riserva e il “Terrarossa” che vengono prodotti solo nelle annate migliori, il Rosso di Montepulciano “Dogana”, il Cortona e, ultimo ma non ultimo, il Vinsanto che invecchia fino a dieci anni nei caratelli di rovere